Carta dei servizi - COOP. SOCIALE " IL TIMONIERE " ONLUS

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Carta dei servizi


La nostra filosofia


Siamo qui perché non c'è alcun rifugio
Dove nasconderci da noi stessi.

Fino a quando una persona non confronta se stessa
negli occhi e nei cuori degli altri scappa.

Fino a che non permette loro di condividere i suoi segreti,
non ha scampo da questi.

Timoroso di essere conosciuto né può conoscere se stessa
né gli altri, sarà solo

Dove altro se non nei nostri punti comuni
possiamo trovare un tale specchio?

Qui, insieme,
una persona può alla fine manifestarsi chiaramente a se stessa
non come il gigante dei suoi sogni né il nano delle sue paure,
ma come un uomo, parte di un tutto con il suo contributo da offrire.

Su questo terreno noi possiamo tutti mettere radici e crescere,
non più soli come nella morte,
ma vivi a noi stessi  e agli altri

Filosofia C.e.i.S.


CHI SIAMO

"IL TIMONIERE" è una Comunità Terapeutica Residenziale e Semiresidenziale che si occupa di persone che presentano un disturbo diagnostico di dipendenza da sostanze.
La comunità è sorta per offrire una risposta ad una grave situazione territoriale che presentava un elevato numero di persone con problematiche di dipendenza da sostanze ed assenza di strutture operativa che offrissero una risposta adeguata alle medesime problematiche.
Di fronte al disagio delle famiglie coinvolte nel dramma, alcuni volontari, assieme all'attuale responsabile Don Luigi Coradin, iniziarono verso la fine degli anni '80 a frequentare settimanalmente il centro ravennate di solidarietà (CEIS), acquisendone gli elementi fondamentali della metodologia del "Progetto Uomo", già ampliamente sperimentato a livello nazionale. Dal 2 ottobre del 1993, fino al 30 settembre 1999, la comunità era parte integrante del Centro Ravennate di Solidarietà, diventando poi realtà autonoma il 29 novembre 1999 con la costituzione della Coop. sociale "IL TIMONIERE"

VISION

Il progetto si ispira ad una possibilità di recupero e cura della persona mediante una crescita cosciente dell'uomo nella sua interezza attraverso una responsabilizzazione ed a una riscoperta valoriale.
Il percorso è scandito per tappe e momenti differenziati, ma intergrati tra loro, dove le parole chiave risultano: Accogliere, Orientare, Scegliere, Socializzare.
Sono attivi due programmi terapeutico riabilitativo specifici, uno per le tossicodipendenze e/o poliabusers ed un altro per le dipendenze da alcol. All'interno di ciascun contesto viene poi definito uno specifico Programma Terapeutico Individuale che fa maggiormente riferimento alle problematiche del singolo.

La Comunità fa parte del Programma Dipendenze Patologiche dell'azienda USL di Ferrara, che vede una stretta collaborazione tra pubblico e privato sociale del territorio ferrarese.
Essa ha definito una propria Politica per la Qualità che, ispirandosi alla Mission, vuole e deve essere punto di riferimento del nostro operato:
include l'impegno al conseguimento della soddisfazione dell'Utente, delle strutture e servizi con cui è in contatto e del personale interno, compreso il miglioramento continuo dell'efficacia del sistema di gestione per la qualità;
è basata sul consolidamento di un'organizzazione che fa riferimento all' attuale sviluppo dell' integrazione nel territorio attraverso interventi che vedono coinvolti, con gli operatori della comunità, gli operatori dell'equipé del Programma Dipendenze Patologiche. Questo adottando una strategia condivisa per realizzare piani terapeutico- riabilitativi personalizzati , diversificati anche per quanto attiene l'uso integrato delle risorse, in un ottica di continuità e globalità;
rappresenta un quadro di riferimento per definire e riesaminare gli obiettivi per la qualità;
è comunicata all'interno dell'organizzazione;
è riesaminata periodicamente dal RESPONSABILE DI COMUNITÀ per accertare la sua continua idoneità e si basa seguenti obiettivi generali.

  MISSION

I valori che ispirano il nostro lavoro    la conoscenza di sé stessi e degli altri, nel passato, presente e futuro;
l'educazione alla corresponsabilità, all'autostima e alla realizzazione di sé;
lo sviluppo della dimensione spirituale - valoriale o di un immaginario costruttivo.

Chi sono i nostri stakeholders e quali sono le loro esigenze?    l'intervento è rivolto a persone che presentano un disturbo diagnosticato di dipendenza da sostanze, che provengono dall'ambiente sociale o dal carcere (si accolgono anche soggetti in regime di detenzione o affidamento).

Allo stesso tempo la nostra organizzazione consente di ospitare e assistere anche persone sieropositive e con doppia diagnosi, detenuti per il reinserimento nella società e nel campo lavorativo.

Il programma di intervento è stato ideato in modo tale da poter essere rivolto tanto a persone in regime di residenzialità, quanto in regime di semiresidenzialità, comunque in convenzione con la Regione Emilia Romagna e anche con servizi di tossicodipendenza di regioni diverse del territorio nazionale.

Le attività caratteristiche della Comunità Terapeutica   Attività educative e terapeutiche come: colloqui educativi,  psicologici e psicoterapia; gruppi terapeutici, psicoeducazionali, di autoaiuto; gruppo dei genitori/volontari.
Attività ergoterapeutiche svolte all'interno delle strutture quali: floricoltura (produzione di fiori durante tutto il corso dell'anno), e di zootecnia (allevamento di conigli, anitre, polli, suini), lavorazione delle carni, attività agricole.

Quale valore aggiunto possiamo dare  loro?    Costruire la propria identità nell'ambito della socialità, imparare a sapersi proporre ed organizzare, concretizzando un modello di vita che gli consenta di realizzare in modo duraturo i propri bisogni.
Qual è il punto forte che rende il servizio tipico o unico?    attenzione ai valori della persona e all'importanza della collaborazione che può sfociare nella cooperazione organizzata, fine per il quale è stata costituita la Cooperativa Sociale.

MODALITA' D'INGRESSO


Per gli ingressi afferenti al Servizio Pubblico si effettua un primo colloquio, previa visione dalla relazione tecnica, o eventuale presentazione del caso dagli operatori di riferimento. Durante tale incontro si valuta la presenza dei requisiti minimi per l'inserimento in comunità, le possibilità d'intervento i margini per una prima definizione di accordo e presa in carico. Si illustra il programma, le regole, le abitudini e le attività svolte all'interno della Struttura.
Nel caso di richieste d'ingresso per utenti con comorbilità psichiatrica ed un uso secondario di sostanze, si predilige un coinvolgimento, oltre che delle strutture sopra indicate, anche dei servizi psichiatrici.
Nel caso la richiesta avvenga direttamente da parte dell'utente o dei familiari, viene fatta segnalazione al Ser.T. competente ed avviata la "procedura prevista per legge".
Per le richieste afferenti al Servizio Pubblico per utenti detenuti nel carcere, si predilige un incontro con il medesimo nella struttura protetta, e la disponibilità viene data previa accettazione di un accordo preventivo di presa in carico.
La Retta giornaliera è a carico del servizio inviante secondo tariffario regionale.

PROGRAMMA TERAPEUTICO

L'ACCOGLIENZA (DURATA 3/4 MESI CIRCA)

Ogni utente, al suo ingresso, viene inserito in una fase di accoglienza, durante la quale gradualmente l'utente si inserisce nello "stile di vita della casa" , si confronta con le regole della vita comunitaria. Tale periodo serve inoltre per avviare un processo di normalizzazione delle condizioni fisiche, un percorso di osservazione e di valutazione psicoclinica indirizzato alla formulazione di uno specifico e personale intervento terapeutico.
Al momento dell'ingresso ad ogni utente viene affidato un operatore di riferimento che lo accompagna durante il percorso di recupero e verrà affiancato un utente adulto come "fratello" che lo aiuti nell'ambientamento alla situazione comunitaria.
Vengono accolti in questa fase anche persone con un programma di disintossicazione, o di mantenimento. Il trattamento farmacologico è prescritto dagli operatori del Servizio pubblico inviante e l'utente si deve attenere scrupolosamente alle prescrizioni.
Con il supporto degli operatori, degli altri utenti e delle strutture invianti, l'utente viene inserito con gradualità in tutte le attività terapeutiche della nostra comunità, che per quanto riguarda questa fase, prevedono l'utilizzo dei seguenti strumenti terapeutici:

il colloquio terapeutico individuale che seguirà una modalità multidimensionale, comunque nel rispetto della specifica formazione dell'operatore di riferimento dell'utente. In questo contesto oltre agli approfondimenti anamnestici e alla somministrazione degli strumenti di valutazione, viene riconosciuto un significato particolare all'instaurazione di una relazione ad elevato contenuto empatico, per favorire la scelta di un cambiamento duraturo nel tempo. E' in questo contesto che le persone hanno la possibilità di esprimere le loro emozioni e i loro sentimenti, specchio della loro intimità più profonda e di un immaginario spesso denso di contraddizioni. Tali colloqui avranno cadenza settimanale secondo un calendario prestabilito e saranno prevalentemente finalizzati alla diagnosi, alla progettazione e al sostegno.
il gruppo accoglienza come luogo in cui si favorisce il dialogo e la riflessione  sui propri comportamenti del passato e del presente. Nel gruppo l'utente ritrova i suoi antichi comportamenti, il suo modo di relazionarsi, i "giochi" attuati, ma soprattutto ha modo di diventare sempre più cosciente dei propri bisogni (sia di quelli che è riuscito a soddisfare, sia di quelli che si è precluso di esaudire). Nel percorso di rilettura del passato e dal confronto con il presente si va a definire la possibilità del cambiamento e del tempo per realizzarlo. Ogni gruppo presenta due aspetti: quello educativo e quello del processo di gruppo propriamente detto. I principali temi educativi utilizzati saranno: le regole (quali e perché), sostanze psicotrope (effetti, danni psicofisici, abitudini e stili di vita correlati). I gruppi sono settimanali e della durata complessiva di due ore circa;
il gruppo casa è il momento d'incontro a cadenza bisettimanale in cui tutti gli ospiti della casa hanno la possibilità di evidenziare eventuali problemi logistici e di avanzare proposte, nonché di mettere in atto modalità di confronto nei riguardi di eventuali inadempienze relative alle responsabilità, ai turni, al rispetto degli orari, alle pulizie degli spazi comuni ecc. E' un gruppo autogestito, ma con la presenza di un operatore - moderatore;
l'attività lavorativa il lavoro presenta una fondamentale valenza socializzante, permette nel contempo di riequilibrare i normali cicli biologici e di riassumere le coordinate di tempo e spazio. Rende inoltre possibile la riaffermazione dell'identità personale (il saper fare), misurandosi con le proprie capacità e responsabilità;
il gruppo per familiari e conoscenti: in questo contesto si cerca di favorire il superamento di una convivenza difficile tra familiare e utente in un'ottica di cambiamento reciproco. Si tratta di preparare ad accogliere il cambiamento della persona a cui si è legati affettivamente, predisponendo un atteggiamento relazionale modificato. Questo percorso perdurerà per tutto il programma terapeutico del soggetto preso in carico, con continue verifiche e valutazioni in un contesto di mutuo aiuto tra i familiari coinvolti.

FASE TERAPEUTICA (DURATA 6 MESI CIRCA)

Terminato il percorso di accoglienza la persona viene inserita nel programma terapeutico individuale, che parte da un'analisi del profondo, per arrivare alla definizione specifica dei bisogni personali, ma soprattutto alla formulazione delle ipotesi di cambiamento, fondamentali per portare a termine un totale recupero.
Questo percorso viene continuamente verificato tanto nella relazione con l'operatore di riferimento, quanto nel contesto del gruppo specifico di questa fase, ed in fine negli incontri settimanali dell'equipe.
Si tratta di un intervento utile a persone che hanno bisogno di approfondire la conoscenza di sé, ma nello stesso tempo di sperimentarsi concretamente in un lavoro di assunzione di responsabilità, confronto con la realtà e nella dimensione relazionale.

Gli obiettivi terapeutici-educativi specifici di questa tappa sono:
definizione del lavoro personale (individuazione dell'origine del proprio malessere);
maggiore conoscenza/consapevolezza di sé;
l'esame dei propri sentimenti e affettività;
disponibilità a farsi conoscere e coinvolgere;
individuazione, e consapevolezza dei meccanismi di interiorizzazione dei valori di riferimento della propria vita, quali la considerazione e l'interesse per gli altri, l'onestà (ricerca del significato della relazione con le altre persone);
prima concretizzazione del cambiamento e messa in atto di nuovi comportamenti;
gestione di responsabilità, ansietà, frustrazione (equilibrio tra ragione e sentimento);
capacità di sostenere relazioni adulte, intesa come: fiducia e sincerità nei rapporti interpersonali (nel lavoro, nella vita quotidiana, nel gruppo), sviluppo del senso di appartenenza ad un gruppo di pari come risorsa del proprio cambiamento e superamento della propria solitudine, utilizzando il gruppo anche come specchio della propria soggettività;
prime verifiche verso l'esterno - prima proiezione verso il futuro: in questa fase si inizieranno a sperimentare le prime occasioni di rientro in famiglia o di rapporto con l'esterno, con uscite concordate e orientate ad obiettivi minimi;
miglioramento del concetto di sé;
superamento della diffidenza nelle relazioni sia tra i pari, sia nei confronti degli operatori, sia della situazione comunitaria come modello di socialità diversa;
capacità di una diversa gestione del tempo.
Non basta sospendere l'uso di sostanze, comprenderne le cause e sperimentare un modo di vivere libero da esse. Ad ogni persona si offre la possibilità di costruire una propria identità finalizzata al proprio benessere, approfondendo la consapevolezza dell'emotività e dei sentimenti sottostanti ad ogni sensazione personale. In quest'ambito si vanno ad approfondire le modalità di impostazione dell'immaginario soggettivo cercando di ridefinire una maggior coerenza tra valori interiorizzati e contraddizioni sviluppate nell'agito o nell'ambito manifesto.
Questa è la dimensione più strettamente terapeutica e viene sviluppata prevalentemente da personale professionale e continuamente "supervisionata" dal lavoro di equipe e va a toccare:
l'analisi degli ideali e dell'immaginario soggettivo, legato ai rispettivi comportamenti;
confronto tra razionale ed irrazionale delle aspettative;
ridefinizione dell'immaginario orientato ad un maggior benessere e condivisione del "lutto" per ciò che si sceglie di cambiare.  

Incontri con i familiari
Quando presenti, i familiari costituiscono una vera risorsa. In tale fase, l'utente comincerà a riprendere contatti più frequenti con essi e comincerà ad effettuare le prime uscite dall'ambiente comunitario per recarsi a casa. I familiari, preparati ad affrontare tali situazioni dagli incontri settimanali, sia specifici che di gruppo, potranno accogliere più serenamente e adeguatamente il loro congiunto, che comincerà a verificarsi nelle "vecchie" relazioni con uno stile "nuovo".

3° TAPPA- LA SOCIALIZZAZIONE (DURATA 10 MESI CIRCA)
Il percorso di socializzazione è il percorso che la persona fa per costruire la propria identità sociale, finalizzato alla propria sperimentazione in rapporto ad un contesto sociale sempre più ampio. Si definisce un chiaro contratto d'ingresso in cui vengono esaminate tutte le aree sociali, gli obiettivi raggiunti e da raggiungere. Pur rimanendo obiettivi generali e comuni, gli obiettivi particolari non vengono quindi fissati a priori dall'operatore. L'obiettivo del lavoro diventa lo sviluppo "dell'articolazione sociale".
I destinatari: coloro che hanno ultimato le fasi precedenti, o la prima tappa di accoglienza, se provenienti da altre comunità. Coloro a cui il lavoro emotivo della Comunità non risulti indicato per problemi di salute, personalità o età.
Obiettivi generali:
reinserimento nella società e nella famiglia quando ciò è possibile;
ricostruzione e/o costruzione della rete sociale;
acquisizione e sviluppo di capacità progettuali e di autogestione;
assunzione di responsabilità al fine di raggiungere autonomia nei livelli emotivo, sociale ed economico.
Tale fase si articola in due livelli.
Obiettivi del primo livello (durata di circa 4 o 5 mesi)
Maggiore conoscenza di sé nella verifica con l'esterno;
Inizio della socializzazione con costruzione della rete sociale, accompagnata da analisi dei vissuti e dei disagi nel presente in funzione delle relazioni interpersonali.

Obiettivi del secondo livello (durata di circa 4 o 5 mesi)
Acquisizione delle risorse a livello sociale ed economico;
Elaborazione di disagi e tensioni;
Verifica e consolidamento di quanto appreso.

Lavoro di rete. Se l'occhio dell'operatore è sulla relazione tra utente e contesto sociale, è importante definire chi sono i punti di riferimento sociali su cui si può contare. E' importante, soprattutto ora, che l'operatore incontri con l'utente questo gruppo di persone per definire insieme in che modo essere d'aiuto all'utente stesso. Queste persone costituiranno un punto di forza per l'utente che potrà sentirsi sostenuto e sapere su chi contare nel suo cammino.
Gestione di somme economiche personali da gestire autonomamente per l'acquisto di prodotti personali in genere.
Disponibilità a servizi per il centro quali commissioni varie, trasporti e altro. Ciò favorisce lo sviluppo dei sentimenti di validità personale, di utilità sociale, di autonomia e appartenenza.

Regolamento del terzo momento del percorso
E' vietato l'uso di sostanze stupefacenti, psicotrope e alcoliche.
E' vietato frequentare persone e ambienti legati all'uso di suddette sostanze.
E' vietata ogni forma di violenza fisica e/o verbale.
Sono vietati rapporti sessuali all'interno delle strutture del centro.
E' responsabilità personale comunicare comportamenti trasgressivi (entro la giornata).
Ogni utente è responsabile dello stato della struttura, dei mobili e degli utensili che vi si trovano.
Ogni utente è responsabile della propria posizione medica e legale.
E' responsabilità degli utenti segnalare la presenza o meno ai pasti (per ogni pasto fatto preparare e non consumato, si verseranno a risarcimento del danno cinque euro).
Nella struttura sono ammessi solo i residenti, gli operatori e le persone autorizzate.
Ogni reddito va consegnato al centro in custodia e la gestione del denaro va concordata con l'operatore.
Gli utenti di tale fase possono esercitare controllo sociale con gli utenti delle fasi precedenti

IMPEGNI E ORARI DI CASA

E' vietato fumare in casa.
Le pulizie della propria stanza vanno eseguite entro le ore…
Ogni settimana va effettuato il G.I. di casa.
Chi lavora non è esentato da tali compiti, ma effettuerà le pulizie e il G.I. negli orari che riterrà più opportuni, comunicandoli allo staff.
Per le aree comuni si segue lo schema dei turni di pulizie settimanalmente stabilito dagli utenti stessi.
Gli utenti possono telefonare anche utilizzando l'apparecchio di casa, previa informazione agli operatori e registrando la chiamata nell'apposito modulo

PECULIARITÀ DEI DUE DISTINTI LIVELLI

Primo livello (durata minima quattro mesi)
Residenzialità obbligatoria.
Progettazione della settimana.
E' possibile lavorare all'esterno, con retribuzione, ma in modo saltuario.
Uscite: è possibile un'uscita serale infrasettimanale più il sabato e la domenica, con rientro entro le ore …… nei giorni feriali ed entro le ore …… il sabato e la domenica.
Se ci si trova a casa nel week end il rientro potrà avvenire un'ora più tardi.
Il week end fuori dalla struttura è consentito nella misura di uno ogni due settimane, previa richiesta e turni di servizio permettendo.
Secondo livello (durata minima quattro mesi)
Residenzialità obbligatoria.
In tale livello va incominciata la ricerca del lavoro esterno.
Se si trova, tale attività potrà anche avere inizio, sempre non trascurando gli strumenti terapeutici.
Uscite: sono possibili due uscite serali infrasettimanali, più il sabato e la domenica con rientro entro le ore…… nei giorni feriali ed entro le ore…… il sabato e la domenica.
Se l'utente trascorre il week end a casa, il rientro potrà avvenire entro le ore….. .Il week end fuori struttura, in tale livello, è possibile ogni settimana, turni di servizio permettendo


IL PERSONALE

Il centro si avvale delle seguenti figure professionali qualificate che collaborano di concerto alla definizione ed alla realizzazione dei vari percorsi terapeutici, secondo un approccio integrato multidisciplinare.
1 presidente
1 vice presidente amministratore
1 responsabile clinico; psicologo - psicoterapeuta
1 psicoterapeuta, libero professionista
3 educatori;
1 impiegato
3 aiuto operatore;
16 volontari

LOCALI ED ATTIVITA' DEL CENTRO

La struttura usufruisce di fabbricati in p.za Bruno Rossi a S. Giustina di Mesola ai numeri civici 10, 13 e di un grande fabbricato in via Casiglia, 17 nelle vicinanze della sede principale.
All'interno delle strutture vengono svolte diverse attività: gestione della struttura (pulizie, cucina, lavanderia etc.), attività di floricoltura e orticoltura, attività di muratura, zootecnica (allevamento d'animali: conigli, anitre, maiali, etc.) e macelleria in cui gli utenti sono seguiti da esperti nei settori.
La comunità può utilizzare per coltivazioni varie, un terreno di circa due ettari

Nel tempo libero è contemplata la partecipazione a varie iniziative: attività proposte dal territorio, uscite di gruppo, brevi corsi di formazione e/o culturali (lezioni d'informatica, musica ecc.).

Tutte le attività proposte mirano ad uno scopo educativo e terapeutico integrando le dimensioni terapeutica, lavorativa  e spirituale.


COME RAGGIUNGERCI


Con l'automobile: A 13 Bologna - Padova, uscita Ferrara Sud a 61 km. Raccordi autostradali: Superstrada Ferrara Sud - P.to Garibaldi, a km 28. Strade statali: n° 495 (Adria - Consandolo), ad Ariano Ferrarese (km 10); n° 309 S.S. Romea (Venezia - Ravenna).

Con il treno: stazione di Codigoro, km. 15

Stazione di Adria, km. 30

Con il taxibus linea Ferrara, Ravenna, Codigoro, fermata n° 722 a Mesola, km. 5

Con l'autobus di linea Adria,Rovigo, Padova a Rivà km. 6.


DISTANZE DALLE PRINCIPALI CITTA'


Ferrara 50 Km.
Bologna 100Km.
Ravenna 60 Km.
Rovigo   45 Km.

MEZZI DI TRASPORTO E ALTRI SERVIZI DI PUBBLICA UTILITA'


Stazione FS di Codigoro (FE) 15 Km.
Stazione FS di Adria (RO) 30 Km.
Fermata Autobus e servizio Taxibus per Ferrara, Ravenna, Codigoro a 5 Km.
Fermata Autobus per Adria,  Rovigo, Padova a 6 Km.
Stazione dei Carabinieri 5 Km.


LA TUTELA DEI DATI PERSONALI

La Comunità Terapeutica " Il Timoniere " garantisce le disposizioni contenute nel D. Lgs 196/03 " Codice in materia di protezione dei dati personali" e ha riservato particolare attenzione all'adozione di accorgimenti per garantire la riservatezza dei cittadini che accedono alla nostra struttura.
Garantisce all'utente informazione, consenso informato, tutela della privacy, effettuazione di reclami e garantisce inoltre in tutte le sue articolazioni organizzative:
1) momenti strutturati per l'informazione e materiali informativi;
2) disponibilità all'ascolto e alla gestione di reclami e suggerimenti;
3) il rispetto della privacy.

PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA QUALITA'

La nostra organizzazione si pone come obiettivo quello di acquisire una conoscenza approfondita dei propri processi, individuandone i punti di debolezza, al fine di mettere in atto un sistema di monitoraggio dei servizi offerti.
Per questo è impegnata a perseguire l'obiettivo del miglioramento continuo, per migliorare l'efficacia del Sistema di Gestione per la Qualità e investire in obiettivi sempre più impegnativi.
A questi sono collegate azioni di miglioramento attivate per risolvere le principali criticità rilevate attraverso periodiche indagini di soddisfazione dell'utente o attraverso l'analisi di specifici indicatori.
L'orientamento al miglioramento continuo fa sì che la struttura, rispettando le deleghe di responsabilità, acquisisca la capacità di modulare la propria organizzazione e le proprie attività in modo flessibile garantendo tempestività nella gestione dei problemi, ma anche nella individuazione delle situazioni che possono portare a non conformità e quindi delle azioni volte a prevenirle. La strutturazione di progetti di miglioramento consente di:
- sviluppare le competenze tecnico-professionali, orientandole al miglioramento della qualità dell'organizzazione;
- sperimentare attività innovative finalizzate alla realizzazione graduale della politica e della pianificazione;
- sviluppare e consolidare i livelli di integrazione interna ed esterna.




ALLEGATI
n. 1 contratto d'entrata
n. 2 giornata tipo
n. 3 regole ed impegni



















Allegato n. 1

Contratto D'Entrata del Residente


Il sottoscritto ……………………………….………………………………………………….
nato a …………………………………...............................il…………………………………
residente a ……………………………………………………………………………………..

Si impegna a :

A svolgere un programma terapeutico completo
Non fare uso di sostanze stupefacenti, alcoliche e farmaco sostitutive
Non giocare a qualsiasi forma di gioco d' azzardo ( enalotto, video poker,gratta e vinci  ecc..)
Non fare violenza né fisica né verbale né verso se stesso né verso gli altri
Non ricevere o fare visite a persone non conosciute dagli operatori
Non ricevere o fare telefonate se non concordate con gli operatori
Usare gli strumenti terapeutici messi a disposizione dal programma (gruppi, colloqui, lavori)
Rispettare le disposizioni degli operatori
Non richiedere variazioni al trattamento farmacologico concordato con il Ser. T. di riferimento
Rispettare le eventuali prescrizioni legali


Si fa presente che:
in caso di violenza, fisica o verbale, o di condotte non consone all'ambiente Comunitario, il Centro può richiedere l'allontanamento immediato del residente;
il Centro non è responsabile dello smarrimento o danneggiamento degli oggetti personali (indumenti, musicassette, radio, ecc.) ;
in caso d'abbandono del programma si ha una settimana di tempo per recuperare i propri oggetti personali;
in caso di rottura o danneggiamento d'oggetti di proprietà del Centro il residente o la sua famiglia sono tenuti al risarcimento economico del danno;
tutte le spese accessorie ( sigarette , abbigliamento, prodotti personale ecc…..) sono a carico dell' utente o dei familiari.
durante la permanenza in struttura non verranno aperti conti personali (libretti postali, bancari , conti correnti ecc..)
in caso d'abbandono del Programma non sarà consegnato al residente alcuna somma di denaro; il credito personale sarà restituito direttamente ai familiari .
nel caso in cui l'utente decida di interrompere il programma ed abbia contratto un debito, sarà tenuto a saldare quanto dovuto.
Si precisa che, come previsto dal comma 3 art. 39 DPR 309/90, nel caso in cui l'utente interrompa l'esecuzione del programma terapeutico, mantenga comportamenti incompatibili con l'esecuzione dello stesso o venga meno agli impegni precedentemente elencati , la Struttura segnalerà immediatamente ogni trasgressione all'autorità giudiziaria competente, revocando la propria disponibilità all'accoglienza della persona in oggetto per impossibilità di attuare l'esecuzione del programma terapeutico, sollecitando l'immediato ripristino della custodia cautelare, anche al fine di consentire il sereno e corretto svolgimento delle attività terapeutiche da parte degli altri utenti.


La sottoscrizione a questo contratto impegna l'utente a rispettare quanto sopra.

Ed inoltre:
Consapevole che la Comunità riconosce i diritti umani e civili della persona inserita
nel proprio programma ed esclude, nelle diverse fasi dell'intervento, qualsiasi forma di minaccia o di coercizione fisica, psichica e morale, garantendo in ogni momento la volontarietà dell'accesso e della permanenza nella struttura;
essendo stato informato in modo completo circa le risorse professionali e l'organizzazione messe a disposizione dalla comunità;
avendo ricevuto copia del "Regolamento Interno " della Comunità ed essendone a conoscenza dei contenuti e delle regole di vita comunitarie di cui si richiede il rispetto;
essendo a conoscenza degli obiettivi da raggiungere tramite l'attuazione del mio programma terapeutico di cui sono stato informato circa le attività ed i metodi adottati ed i tempi orientativi della sua realizzazione,

ACCETTA DI ESSERE PRESO IN CARICO DA QUESTO CENTRO
affidando all'operatore il compito di informarmi sui contenuti del Piano Terapeutico
individuale e sulle eventuali successive variazioni o interazioni.
S. Giustina, lì               /           /         






Firma Residente                        Firma Operatore




Allegato n. 1/bis

Informativa ai sensi dell'articolo 13 testo unico in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. n° 196 del 30.06.03 entrato in vigore il 01.01.04)

Dichiara di essere stato informato - ai sensi dell'art. 13 della legge 196/2003  recante " Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personale " finalizzata a garantire che il trattamento dei dati personali e sensibili si svolga nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali nonché della dignità delle persone fisiche con particolare riferimento alla riservatezza e all'identità personale- che:
Il conferimento da parte dell'utente dei propri dati è facoltativo tuttavia i propri dati personali e sanitari devono essere necessariamente acquisiti  al fine di effettuare ogni tipologia di intervento che si renderà necessaria per la definizione e lo svolgimento di un programma terapeutico socio-riabilitativo;
Tali dati saranno inseriti in un archivio informatico/ cartaceo;
Il titolare del trattamento è il responsabile della Coop.Sociale "Il Timoniere" Don Luigi Coradin;
Il responsabile del trattamento è Don Luigi Coradin con domicilio fiscale Mesola (FE) piazza Santo Spirito n° 9;
Gli incaricati del trattamento sono le persone fisiche autorizzate a compiere operazioni di trattamento dal responsabile ( operatori, psicologi, educatori,dipendenti,commercialisti,collaboratori ) ;
La Coop. Sociale "Il Timoniere" potrà comunicare e diffondere i dati esclusivamente per attività connesse alla ricerca, per progetti, e più in generale interventi a favore  degli utenti stessi come ad esempio i rapporti informativi e terapeutici con i familiari;
I dati trattati saranno conservati e custoditi in modo da ridurre al minimo, mediante l'adozione di preventive ed idonee misure di sicurezza, i rischi di distruzione o perdita o di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta

Dichiara inoltre di aver diritto ai sensi dell'art. 7 della lex 196/2003 a :
Conoscere i propri dati personali oggetto del trattamento da parte della Comunità;
Ottenere la cancellazione, l'aggiornamento, l'integrazione,
Opporsi al loro trattamento illegittimo o effettuato per fini di informazione commerciale o di invio di materiale pubblicitario.

Tutto ciò permesse il sottoscritto ESPRIME IL PROPRIO CONSENSO al trattamento dei personali e sanitari che lo riguardano ai fini strettamente necessari alle finalità di cui sopra.


S. Giustina, lì              /           /         

Firma Residente   Firma Operatore
______________________________   ______________________________

ALLEGATO 2




Giornata Tipo






6.45 Sveglia ed igiene personale
7.00 Colazione
7.15 Pulizia della stanza
8.00 Inizio attività lavorativa
12.00 Termine lavori
12.30 Pranzo
13.00 Turni di pulizia sparecchio
14.30 Ripresa attività lavorativa
17.30 Termine lavori
------- Igiene personale e tempo libero
19.30 Cena
20.00 Turni di pulizia sparecchio
------- Tempo libero
23.30 Tutti a letto
24.00 Si spengono le luci

Al sabato si effettua il G.I. dalle ore 8.30 alle ore 12.00; si va a letto alle ore 24.00.
La domenica mattina la sveglia è alle 7.45, la colazione alle ore 8.00.
I settori: lavanderia, officina, cucina e dispensa devono essere chiuse entro le 20.30; durante il week end, l'officina deve rimanere chiusa dalle 12.00 del sabato a lunedì mattina; per andare in lavanderia è necessario chiedere le chiavi al volontario, queste si riconsegneranno subito dopo che si è finito. La chiave della lavanderia va sempre consegnata solo a chi è di turno.

Il Responsabile
don Luigi Coradin

ALLEGATO 3
  

Regole ed Impegni


Niente droghe (oppiacei e derivati, cannabis e derivati, alcool, psicofarmaci, ecc.) da considerare anche tutti i cibi che contengono alcool;
Non richiedere variazioni al trattamento farmacologico, se non prima concordato con gli operatori della comunità e del Servizio inviante.
Non si usa nessun tipo di violenza, né fisica né verbale (offese o minacce) né verso sé stessi, né verso gli altri;
E' richiesto il rispetto verso se stessi, verso gli altri e verso l'ambiente in cui si vive;
Sono vietati i rapporti sessuali tra gli utenti all'interno della struttura;
E' richiesto l'uso degli strumenti messi a disposizione dal programma (gruppi, colloqui, lavori etc.);
Rispettare le disposizioni degli operatori;
Non è consentito l'uso di oggetti di valore e somme di denaro all'interno della struttura se non concordato con gli operatori.
Non è consentito lo scambio / regali di oggetti personali (sigarette, prodotti, indumenti etc …) se non prima concordato con l'operatore;
E' richiesto un rapporto d'ONESTA' sia con gli altri ragazzi che con gli Operatori;
E' richiesta la collaborazione comunicando le trasgressioni.   
Durante il primo mese non sono è consentito telefonare o scrivere a conoscenti( amici, familiari etc …..)
E' richiesto il controllo sociale (bisogna essere seguiti sempre da persone di fiducia del centro o dai genitori).
Non si può restare soli né in casa né fuori salvo diverse disposizioni;
Non si possono frequentare persone negative. Eventuali amicizie, per essere frequentate, devono essere conosciute dagli operatori.
Ricevere visite, posta o telefonate deve essere prima concordato con gli operatori.   
Tutti gli oggetti personali vengono custoditi dalla Comunità, salvo specifici accordi con gli operatori.   
L'uso dei mezzi è acconsentito previo assenso degli operatori;
Si ha l'obbligo del rispetto del codice della strada.
Per ogni spostamento bisogna avvertire lo Staff, e durante il W.E. al volontario di turno;  
Sono concessi al massimo tre (3) caffè al giorno, anche a casa;
Sono concesse 15 sigarette al giorno;
Chi sta male e va a letto durante la giornata deve consegnare le sigarette e l'accendino in ufficio;
Ogni sera prima di andare a letto si devono consegnare le sigarette rimaste (o il pacchetto vuoto) con l'accendino;
La colazione,il pranzo e la cena vanno fatti tutti assieme;
Le sigarette vengono consegnate dopo la colazione;
Per poter mangiare fuori orario occorre chiedere agli operatori o al volontario di turno;
I turni di apparecchio e sparecchio vanno rispettati tutti i giorni della settimana, non è consentito scambiarsi i turni se non concordato con gli operatori;
Nessuno tranne il cuoco può transitare in cucina;
La radio in cucina deve essere usata con moderazione.   ABITUDINI DI CASA
Per l'acquisto di cose e prodotti personali va fatta richiesta scritta e consegnata entro le 13.00 del lunedì ( per eventuali ritardi si chiede per tempo);
La richiesta per andare in W.E. va fatta e presentata entro il lunedì alle ore 13.00;
Il programma deve essere concordato e organizzato. Questo deve essere consegnato il venerdì entro le 19.30.
E' richiesta pulizia ed igiene personale; tutti i giorni ci si cambia la biancheria intima e si lava entro 24 ore da quando si toglie;
Tutti i giorni si devono fare le pulizie della propria stanza subito dopo la colazione;
I posacenere, posti al di fuori dell'edificio, vanno di volta in volta vuotati dopo averli usati;
Ognuno è tenuto a rispettare i propri turni di pulizia e le responsabilità che gli sono state affidate;   
A)    L'uso della radio è consentito solo nel tempo libero, sempre chiedendo allo Staff o al volontario, salvo accordi con gli operatori.
Una volta terminato l'uso l'apparecchio deve essere riconsegnato in ufficcio;
B)   E' consentito guardare la televisione dalle 12.00 alle 12.30, dopo pranzo dalle 13.00 alle 14.30, la sera dalle 18.00 alle 19.30 e dalle 20.00 alle 23.30;
  














 
 
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